Eccoci arrivati al primo chakra. Questo è il chakra della terra, della radice, del sostegno.
Muladhara è importantissimo, è la base di tutti gli altri chakra. E' connesso all'elemento Terra e a tutte le cose solide terrestri come i nostri corpi, la salute, la sopravvivenza, l'esistenza materiale e monetaria, e le capacità di focalizzare e manifestare le nostre necessità.
E' la necessità dei nostri corpi a restare vivi e sani, e la necessità delle nostre menti di accettare i limiti e la disciplina tanto cruciali per la manifestazione.
Questo chakra è visualizzato come un colore rosso cupo e vibrante, il colore dell'inizio, il colore con la maggiore lunghezza d'onda e la vibrazione più lenta nello spettro visibile.
Il nome Muladhara significa Radice. In nervo sciatico, scendendo dal plesso sacrale lungo le gambe, è il più grande nervo periferico del corpo e funziona come una radice per il sistema nervoso.
I piedi e le gambe che consentono la locomozione ci permettono di portare a termine i compiti necessari a ottenere le sostanze vitali dalla Terra e dal suo ambiente.
E' proprio tramite le nostre gambe, che il nostro sistema nervoso si connette alla Terra.
Noi reagiamo infatti, cinesteticamente, alla forza di base della Terra (la gravità) che ci attira costantemente verso il basso. Questa forza ci mantiene connessi al pianeta, radicati nell'esistenza materiale.
Nel corpo, il primo chakra è localizzato nel perineo, a metà strada tra l'ano e i genitali.
Corrisponde alla sezione della spina dorsale detta coccige, oltre che al ganglio spinale coccigeo e alle ultime vertebre lombari da cui fuoriesce tale ganglio.
Per mantenere la correlazione con la materia solida, questo chakra è collegato alla parte solida del corpo, specialmente le ossa, l'intestino crasso e il corpo di carne nel suo insieme.
L'energia di questo chakra è molto densa e pesante.
Al nostro attuale livello di evoluzione, la materia è una innegabile realtà. Non possiamo separarci da essa, perchè ne siamo composti. Senza corpo moriremmo, e negare il nostro corpo significa morire prematuramente. Per lo stesso motivo, non possiamo nemmeno negare il nostro legame con la Terra. Negare l'attenzione alle nostre basi è come edificare su un terreno sabbioso, e l'obiettivo di questo chakra è proprio di solidificare tale terreno!
La coscienza nel chakra Muladhara è principalmente connessa alla sopravvivenza fisica. E' la nostra reazione istintiva per cui decidiamo se combattere o fuggire.
Ignorare questo chakra o il suo elemento terreno significa minacciare la nostra stessa sopravvivenza, sia per quanto riguarda la nostra vita personale sia per il pianeta.
Se non equilibriamo questo chakra prima di passare agli altri, la nostra crescita sarà priva di radici, di basi, e mancherà della stabilità necessaria alla vera crescita.
Quando la nostra sopravvivenza viene minacciata, conosciamo la Paura.
La paura è un demone del primo chakra, che si contrappone al senso di tranquillità e di sicurezza idealmente favorito dallo stesso. Livelli inadeguati di paura, attacchi di panico e ansia possono essere un sintomo di danni alle basi del primo chakra.
Affrontare la nostra paura può essere un modo per contribuire a risvegliare il primo chakra.
Per avere il primo chakra in equilibrio, è molto importante l'aspetto del Radicamento, Sopravvivenza, Corpo e Cibo.
RADICAMENTO:
Il radicamento comporta un contatto dinamico con la Terra, con i suoi limiti e confini.
Diventiamo solidamente reali, nel qui e ora, e dinamicamente vivi con la vitalità che deriva dalla terra. Mentre i ostri piedi toccano meccanicamente il suolo ad ogni passo, questo contatto è vuoto se non abbiamo la sensazione delle gambe e della parte inferiore del corpo. Ritrovare le basi comporta l'apertura dei chakra inferiori, l'unione con la gravità e la discesa in profondità nel veicolo corpo.
Senza il radicamento, siamo instabili!
Perdiamo il centro di gravità, perdiamo l'equilibrio, sogniamo ad occhi aperti in un mondo di fantasia.
Perdiamo la capacità di contenere, di avere o trattenere..
La naturale eccitazione, o carica, diventa dissipata e inefficace.
Quando perdiamo il radicamento, l'attenzione si allontana dal presente, e sembriamo "non essere qui". In questo stato ci sentiamo impotenti e non desideriamo più essere qui, diventa come un circolo vizioso.
Il radicamento è fondamentale per la vita, perchè attraverso di esso ci traiamo nutrimento, potere, stabilità e crescita.
Senza questa connessione siamo separati dalla natura, la nostra sorgente di vita. E così perdiamo la strada. Molte persone che non riescono a trovare la loro strada nella vita in realtà non hanno trovato le proprie radici. A volte sono troppo occupate a guardare in alto invece che in basso, dove i piedi toccano terra.
Le radici sono fatte delle nostre emozioni istintive, dei visceri, sono il nostro passato, dalle nostre tradizioni. Quando troviamo le nostre radici, rafforziamo la nostra identità! Se poggiamo saldamente a terra, non possiamo cadere e ciò ci rende più sicuri (quindi non abbiamo paura!)
E' a livello del primo chakra che le idee diventano realtà.
Nel mondo urbano di oggi, poche persone possiedono naturalmente delle radici, perchè nella nostra società è più importante la superiorità dell'elevato a spese del basso ( come mirare in alto, ritenere una cosa o una persona al di sopra di qualcos'altro, esaltarsi etc..) e oltretutto, le capacità verbali e intellettuali sono meglio pagate di quelle fisiche. I naturali processi del corpo come la pulizia, il parto, l'allattamento, la nudità vengono considerate sporche e cose da praticare solo in privato e provando anche, senso di colpa. Il controllo della salute è nelle mani di una classe ristretta di persone, negandoci il senso dell'innato potere di guarigione e auto-guarigione. E nel governo, nelle religioni così come negli affari e aziende di tutto il mondo, si susseguono gerarchicamente dall'alto verso il basso, controllando e calpestando chi sta sotto. Ci lasciamo governare da una parte invece dall'insieme.
Se ignoriamo le nostre basi, non c'è da stupirsi se andiamo incontro a problemi di salute e incorriamo a disastri ecologici.
Nella nostra cultura priva di radici, si sviluppa il dolore, perchè non ci permettiamo di dare valore al nostro corpo e ai suoi piaceri. Il corpo ci duole dopo una giornata di lavoro. Lo stress della competizione e della vita non ci dà la possibilità di riposare e di rinnovarci. Sviluppando il dolore senza elaborarlo e liberarlo, diventiamo sempre più resistenti al radicamento perchè questo significa "stare in armonia", cioè sentire quel dolore, e cominciare a guarire per ritrovare noi stessi.
Più ci urbanizziamo, più il nostro contatto con la terra e la nostra autostima diventano fragili, per non parlare della salute. Il potere viene trasferito nella parte superiore del corpo.
Le radici sono la casa, sicura e protetta.
Le radici implicano limitazioni, mentre l'energia dei chakra superiori non hanno limiti, i chakra inferiori hanno uno scopo molto più ristretto. Per manifestare dobbiamo essere disposti ad accettare dei limiti, perchè in primis, il mondo fisico ha limiti. La base è nell'accettare i limiti naturali.
Ricercare le radici è un modo per affrontare lo stress. Il canale diretto verso il basso costituisce un circuito di scarico che ci protegge dal sovraccarico fisico. Il mondo fisico è sicuro e stabile. Possiamo sempre tornare alla nostra sedia favorita, a un buon pasto e all'ambiente familiare quando vogliamo sentirci calmi e sicuri. Avendo la stabilità del ritorno è più facile tentare di agire sui piani superiori.
Attraverso le radici si scarica la tensione in eccesso.
Il radicamento porta chiarezza attraverso l'immobilità. Ogni azione causa una reazione. Se possiamo immobilizzare le nostre reazioni a qualche aspetto di un circolo vizioso, usciamo dal mondo del karma!
Allora siamo in grado di arrestare il circolo. E' come lasciare l'acqua sporca ferma abbastanza a lungo affinché il fango si depositi sul fondo.
Molte persone hanno difficoltà in questo lato, perchè hanno i chakra superiori troppo aperti mentre hanno i chakra inferiori chiusi e/o bloccati.
Se i chakra inferiori sono instabili, non hanno la forza di sostenere l'energia psichica prodotta dai chakra superiori e in casi estremi, ciò può causare seri problemi psichici come la psicosi.
Un individuo psicotico ha perduto i contatti con la terra, con le proprie radici e con la realtà.
Attraverso le tecniche di radicamento, il sovraccarico psichico viene incanalato e scaricato, dando ai pazienti la stabilità necessaria a connettersi con la propria sensibilità.
Nello stato di radicamento, le decisioni vengono prese più facilmente, le preoccupazioni per il futuro vengono affrontate meglio e le gioie del momento presente acquistano un nuovo sapore. Non è uno stato che va a detrimento dell'espansione della coscienza, ma anzi la favorisce.
Il lavoro che svolgiamo e le fondamenta che costruiamo sono della massima importanza per questo chakra. La routine, per quanto noiosa possa essere, è benefica nei suoi limiti.
Questo chakra però deve essere in equilibrio, quindi, si avere delle basi ma è dannoso l'attaccamento!
E' possibile dominare la nostra coscienza con più confort materiali, e l'acquisizione di un numero sempre maggiore di confort diventa la base della vita di molte persone. Questo è lo detrimento per la crescita della coscienza. E proprio questo attaccamento per la sicurezza, diventa una trappola.
Le basi sono dinamiche e vibranti ed è fondamentale esserne consapevoli e tenere il tutto in equilibrio.
SOPRAVVIVENZA:
Il livello di coscienza del primo chakra è accentrato sulla sopravvivenza.
Questo è il programma di mantenimento che protegge la salute del nostro corpo e le necessità mondane di tutti i giorni. Le minacce alla sopravvivenza stimolano le ghiandole surrenali per ottenere uno scoppio extra quando è necessario. Mentre il corpo diventa energizzato, la consapevolezza aumenta. Per consolidare la nostra energia del primo chakra, dobbiamo assicurarci che le nostre necessità di sopravvivenza siano soddisfatte in modo sano e diretto perchè la coscienza non ne sia dominata. Ignorare questa richiesta significa essere costantemente riportati alla coscienza della sopravvivenza. L'esperienza è il panico!
Le energie di sopravvivenza invadono il nostro corpo ma non sappiamo cosa farne. La risposta non deve essere la fuga o la lotta, che è quanto il corpo ci prepara a fare, ma il ritrovare le nostre basi in un modo più conscio. Il corpo reagisce istantaneamente. La spina dorsale prende contatto con la Terra, attraverso le gambe, l'adrenalina scorre lungo i vasi sanguigni, il battito cardiaco accelera aumentando il rifornimento di sangue, e i sensi si acuiscono drammaticamente.
La coscienza addormentata si risveglia. E' l'inizio della coscienza elevata dove la Kundalini, che giace avvolta intorno al Muladhara, comincia la sua ascesa.
Quando le informazioni relative alla sopravvivenza non sono immediatamente necessarie, il chakra funziona automaticamente. Di routine controlla l'ambiente interno ed esterno per assicurarsi che tutto sia in ordine e non contrasti l'esistenza dell'organismo. Quando si presenta una minaccia, la pre-programmazione del primo chakra entra in azione e la nostra coscienza viene dominata dalle necessità del corpo.
Possiamo fare molto poco per interferire con questo processo senza danneggiare il corpo una volta che il primo chakra entra in azione. Se non facciamo una pausa, la nostra malattia aumenta fino a che non abbiamo più scelta.
Se abbiamo problemi con il denaro o lavoro o veniamo cacciati di casa, la nostra attenzione viene dominata da questi problemi finchè non vengono risolti. Come la forza di gravità, possiamo soltanto accettarla ed agire con essa. E' importante comprendere tutte le ramificazioni della coscienza a livello delle radici, e cioè il nostro diritto di essere qui.
Se è il vostro caso, chiedetevi cosa vi impedisce di desiderare di essere qui.
A chi dovete chiedere il permesso per prendervi cura di voi stessi? Perchè avete paura di essere più stabili? Siete in connessione con il vostro corpo? Lo ascoltate, vi ascoltate? Avete il diritto di essere qui, di occupare uno spazio, di ricevere ciò di cui avete bisogno!
CORPO:
I corpi sono le case dello spirito, ecco perchè è molto importante prendersi cura del nostro corpo, accettarlo, amarlo e coccolarlo. Il linguaggio del primo chakra è la forma, e il corpo è l'espressione fisica del nostro essere composito.
Ogni chakra ci porta un certo livello di informazioni. Il corpo è lo strumento attraverso il quale passa l'informazione, oltre che la copia di tutti i nostri dolori e gioie. Come un campo gravitazionale, il primo chakra attira verso di sè la materia e l'energia, mentre vari livelli di coscienza le organizzano in un tutto operativo. Accettare il corpo significa accettare la struttura centrale integrante che unisce le molte parti divergenti. E' il contenitore dell'anima. L'espressione del corpo è l'espressione di noi stessi. Se le nostre spalle sono stanche e appesantite, il nostro corpo ci sta dicendo che lo abbiamo sovraccaricato. Se il nostro stomaco soffre cronicamente, significa che nella nostra vita c'è qualcosa non riusciamo proprio a digerire..
Dare validità al corpo significa identificarsi con esso. Se il petto mi duole, ammetto che nel cuore IO provo dolore. Un modo per accettare tutto questo e rendere felice il primo chakra è prenderci cura di noi stessi. Riposare, massaggi, bagni caldi, buon cibo e piacevoli esercizi sono tutti mezzi per nutrirci e guarire la frattura mente/corpo che nasce dalla sopravvalutazione della mente a scapito della materia.
CIBO:
Mangiare, l'ingestione di materia solida nel corpo, è un'attività del primo chakra.
Ci da le basi, ci nutre e conserva la struttura fisica. Attraverso il cibo, assumiamo i frutti della Terra.
Mangiare cibi sani è il primo passo per stabilire delle buone basi al primo chakra, perchè il cibo che digeriamo è la materia che trasformiamo in energia.
Dobbiamo essere consapevoli di ciò che mangiamo, evitare cibi troppo elaborati, con zuccheri raffinati e quelli privi di benefici nutrizionali.
Il cibo ha qualità vibrazionali di base che sono al di sopra e al di là della loro composizione nutritiva. Il cibo amorevole preparato da un membro della famiglia è molto più benefico del cibo preparato da un cuoco che odia il suo lavoro.
La carne è probabilmente il cibo più materiale che si possa mangiare. Richiede una digestione più lunga della maggior parte degli altri cibi, e quindi resta più a lungo nel tratto digestivo. Le proteine sono ottimi cibi per le basi. Una quantità troppo grande, però, lascia il corpo pigro e indolente. Non è necessario mangiare carne, le proteine in generale sono collegate al primo chakra, per cui tofu, fagioli, noci e uova vanno molto bene.
Abbiate cura di voi stessi e accettatevi così come siete, perchè ricordate, nessuno potrà amarvi così tanto come potete amarvi voi!
— Giada Aghi
Naturopata, Ipnotista, Radiestesista, Op. Esoterica e Master Reiki.
www.naturopatiakundalini.com
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